CRISI ABITATIVA A PRAGA: IL LATO OSCURO DELLA PROSPERITÀ ECONOMICA
Negli ultimi anni Praga ha mantenuto una solida reputazione come capitale economicamente attrattiva, ma questo vantaggio sta rapidamente sfumando a causa di una crescente crisi abitativa. Nonostante i redditi medi siano superiori del 25% rispetto alla media nazionale, molti residenti faticano ad affrontare spese impreviste e i costi quotidiani. Secondo i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco (ČSÚ), circa il 14% delle famiglie praghesi non è in grado di coprire un’improvvisa spesa di 15.600 corone (circa 625 euro), mentre oltre un terzo delle famiglie segnala difficoltà nel far quadrare i conti mensilmente. Questo evidenzia come il semplice aumento dei redditi non basti a garantire un adeguato tenore di vita.
Un divario crescente tra reddito e costi abitativi
La forza economica di Praga si riflette nei numeri: nel 2024, lo stipendio medio lordo mensile ha superato i 57.000 CZK, con un reddito netto annuale per membro del nucleo familiare pari a circa 350.000 CZK. Tuttavia, questa apparente prosperità viene rapidamente erosa dai costi elevati dell’abitare. Il canone medio mensile d’affitto a Praga si aggira oggi intorno alle 31.500 corone, una cifra che da sola rappresenta oltre un terzo della spesa abitativa totale, e quasi il 19% del reddito netto familiare. A questi si aggiungono spese per riscaldamento e acqua calda, che raggiungono il 14,6% del bilancio familiare, ben al di sopra della media nazionale del 10,1%. Il risultato è un forte stress finanziario che tocca trasversalmente varie fasce della popolazione.
I giovani lasciano la capitale: l’inizio della “deurbanizzazione”
Uno degli effetti più evidenti di questa pressione economica è l’esodo dei giovani dalle aree centrali della capitale. Sempre più residenti, soprattutto nella fascia tra i 20 e i 35 anni, si trasferiscono nei sobborghi o in zone periferiche alla ricerca di soluzioni abitative più accessibili. Secondo un’analisi di Česká spořitelna riportata da iDnes.cz, questo fenomeno rappresenta un chiaro segnale di “deurbanizzazione”: il centro si svuota delle nuove generazioni, che pur continuando a lavorare in città, scelgono di vivere altrove per contenere le spese. Questa migrazione sta ridisegnando la demografia regionale, con un forte impatto sulla Boemia Centrale, che registra un tasso di crescita pari a quello combinato di tutte le altre regioni ceche escluse Praga.
Un mercato immobiliare sempre più inaccessibile
Il mercato immobiliare di Praga mostra segnali di vivacità ma non di accessibilità. Nei primi mesi del 2025 si è registrato un aumento del 60% nelle vendite di appartamenti rispetto all’anno precedente, segnale di una forte domanda. Tuttavia, i prezzi continuano a salire: un nuovo appartamento costa in media 168.000 CZK al metro quadro. A farne le spese sono soprattutto le famiglie, che faticano a trovare soluzioni abitative adatte. Il 65% degli appartamenti in vendita è costituito da unità con una o due stanze, in risposta alla crescita dei nuclei familiari composti da una o due persone. Di conseguenza, sempre più famiglie con figli scelgono di abbandonare la città, aggravando ulteriormente la tendenza alla periferizzazione.
Conseguenze sociali ed economiche a lungo termine
Le ripercussioni di questa crisi vanno ben oltre l’aspetto economico. L’aumento della criminalità, le difficoltà di accesso all’istruzione e le diseguaglianze territoriali stanno riducendo l’attrattività complessiva di Praga, che ha ottenuto un piazzamento deludente in recenti indici di prosperità regionale. Se da un lato la città rimane un hub culturale e lavorativo di primo piano, dall’altro rischia di diventare sempre più invivibile per ampie fasce della popolazione. Il Comune è ora chiamato a un difficile equilibrio: mantenere il proprio fascino economico, senza compromettere la qualità della vita. Politiche urbanistiche inclusive, investimenti in edilizia popolare e un ripensamento dei modelli abitativi potrebbero essere le chiavi per invertire la rotta.
Praga davanti a un bivio urbano
L’attuale crisi abitativa rappresenta un banco di prova per il futuro di Praga. Se non si interviene con politiche mirate e strutturali, la città rischia di trasformarsi in un centro riservato esclusivamente a chi può permetterselo, allontanando giovani, famiglie e lavoratori fondamentali per il suo tessuto sociale ed economico. La capitale ceca ha tutte le risorse per affrontare la sfida, ma occorre una visione chiara e coraggiosa. Solo così Praga potrà tornare ad essere non solo una città ricca, ma anche una città giusta.
Fonti: https://www.expats.cz/