CRISI ABITATIVA A PRAGA: COME SI ADATTANO I RESIDENTI
Vivere a Praga è diventato sempre più inaccessibile, con affitti e prezzi degli immobili schizzati alle stelle negli ultimi tre anni. Secondo Deloitte, affittare un appartamento standard da 70 mq costa ora oltre 30.000 CZK al mese, contro meno di 24.000 CZK solo pochi anni fa. Comprare casa non è affatto più semplice: un appartamento a Praga 2 viene attualmente venduto per oltre 16,7 milioni di CZK, quasi 3 milioni in più rispetto al 2022. Il forte aumento della domanda, l’offerta limitata di alloggi e l’interesse speculativo hanno reso la capitale inaccessibile per molti. Di conseguenza, alcuni residenti si stanno trasferendo in aree suburbane o in città più piccole come Hradec Králové o České Budějovice, dove gli immobili costano fino al 50% in meno. Anche le case di fascia alta in periferia risultano più accessibili rispetto ai piccoli appartamenti nel centro città, alimentando la migrazione fuori da Praga.
Vivere in spazi piccoli: microappartamenti e seminterrati
Con la crescente inaccessibilità dei prezzi, molti si stanno orientando verso soluzioni abitative più piccole e compatte. I microappartamenti, abitazioni funzionali e minuscole sotto i 30 mq, stanno diventando un’opzione popolare. I costruttori stanno riducendo le dimensioni delle unità abitative, integrando spazi comuni per massimizzare l’abitabilità. Dal 2014, il numero di monolocali è raddoppiato e la dimensione media degli appartamenti a Praga è diminuita del 14% nell’ultimo decennio. Parallelamente, anche gli appartamenti nei seminterrati, spesso bui e privi di luce naturale, stanno trovando acquirenti come soluzione di ultima scelta. Sebbene il prezzo al mq sia solo leggermente inferiore rispetto agli appartamenti standard, il costo complessivo più basso attira chi è stato escluso dal mercato tradizionale. Questi alloggi ora rappresentano una parte significativa degli annunci nella capitale, anche se impiegano più tempo per essere venduti.
Cresce la convivenza e la condivisione degli spazi
Con l’aumento dei prezzi degli immobili, la convivenza non è più una scelta riservata agli studenti. Sempre più adulti, inclusi over 50, stanno condividendo appartamenti per gestire le spese abitative mensili sempre più elevate. Gli appartamenti con due o tre stanze sono molto richiesti, poiché i coinquilini si uniscono per affrontare i costi. Gli agenti immobiliari segnalano annunci che ricevono decine di richieste al giorno, segno dell’elevata domanda. Allo stesso tempo, stanno guadagnando terreno formule innovative come il “rent-to-own”, che offrono un’alternativa per chi non riesce a ottenere un mutuo tradizionale. Con i percorsi classici all’acquisto bloccati da prezzi elevati e condizioni bancarie sempre più rigide, molti scelgono questo approccio ibrido per passare gradualmente dall’affitto alla proprietà.
Soluzioni abitative cooperative e alternative
Le cooperative abitative rappresentano un’altra soluzione promettente. Questi modelli permettono a gruppi di persone di costruire o acquistare insieme una proprietà, riducendo i costi fino al 50% rispetto ai metodi tradizionali. Attualmente operano oltre 60 cooperative in tutta la Repubblica Ceca, che gestiscono più di 150.000 unità abitative. Alcune sono pensate per categorie specifiche, come gli anziani, e offrono una vita comunitaria con servizi condivisi e spazi privati. Inoltre, le soluzioni abitative alternative, come roulotte, cottage e case modulari sono in crescita. Oltre 77.000 persone vivono oggi in abitazioni non convenzionali, il doppio rispetto al 2011.
Giovani e crisi abitativa
Molto complicata la situazione dei giovani, per i quali non è piú cosi semplice arrivare a fine mese. I costi abitativi assorbono in media il 19% del reddito familiare, mentre le utenze come riscaldamento e acqua rappresentano il 14,6%, ben oltre la media nazionale. Per i residenti più giovani, con stipendi bassi e scarsa capacità di risparmio, la situazione è insostenibile. Molti non riescono a fronteggiare spese impreviste o permettersi vacanze, e il futuro in città appare sempre più precario. Alcuni analisti parlano di segnali di “deurbanizzazione”, con le nuove generazioni che si trasferiscono in zone più accessibili. Questo spostamento potrebbe avere conseguenze a lungo termine sull’economia, la demografia e la struttura sociale della capitale, che rischia di diventare irraggiungibile persino per i suoi stessi abitanti più giovani.
FONTE: https://www.expats.cz/