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L’inflazione è stata un leitmotif nella narrazione economica della Repubblica Ceca negli ultimi tre anni, segnando un periodo tumultuoso sia per i cittadini sia per i politici. Le conseguenze di un’impennata inflazionistica durata tre anni hanno visto i prezzi schizzare alle stelle.

Gli ultimi dati di gennaio 2024, che analizzano le dinamiche dei prezzi al consumo, rivelando sia le fluttuazioni mensili sia le tendenze annuali, mettono in luce i risultati delle azioni intraprese dal governo che sembrano aver portato a un’inversione di rotta.

Gli analisti e la CNB sono stati colti di sorpresa dall’inflazione inaspettatamente bassa di gennaio. Nel gennaio 2024, infatti, il tasso di inflazione misurato dall’aumento dell’indice dei prezzi al consumo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si è attestato al 2,3%, rappresentando il livello più basso da febbraio 2021.

Ciononostante, se si considera l’effetto cumulativo dell’intero periodo di iperinflazione degli ultimi tre anni, i prezzi interni sono aumentati complessivamente del 24%.

Fonte: czso.cz

Tendenze della ricchezza nella Repubblica Ceca

Secondo Eva Zamrazilová, vicegovernatore della Banca Nazionale Ceca (CNB), questo episodio inflazionistico ha avuto un diverso impatto a seconda della destinazione dei fondi. I più colpiti sono stati coloro i quali hanno scelto di lasciare il proprio denaro nei conti correnti che hanno dovuto affrontare perdite sostanziali.

Nonostante il panorama finanziario in apparenza disastroso, il patrimonio netto delle famiglie ceche è rimasto relativamente stabile e non è stato registrato un calo significativo della ricchezza. Le ultime informazioni disponibili indicano che il patrimonio netto delle famiglie ceche, che comprende contanti, fondi in conti, titoli e valore immobiliare, è effettivamente aumentato dal 2019 al 2022 di un importo compreso tra 15 e 20 miliardi di corone. Mentre l’inflazione si aggirava intorno al 25%, il patrimonio netto delle famiglie è aumentato di circa il 29-30% nello stesso periodo. Si tratta di un paradosso che mette in risalto la resilienza delle famiglie ceche in mezzo alle difficoltà economiche.

Zamrazilová attribuisce questo fenomeno a una confluenza di fattori, tra cui l’apprezzamento degli assets immobiliari e la riallocazione strategica dei risparmi, trasferiti da conti correnti infruttiferi a conti di risparmio o investimenti con interessi più elevati. Molti individui hanno fatto questa mossa strategica per salvaguardare i propri fondi dall’inflazione. Con l’aumento dell’inflazione, l’apprezzamento degli immobili delle persone ha portato a un aumento di circa il 25% delle attività finanziarie delle famiglie.

In termini di patrimonio netto, le famiglie che hanno mantenuto i loro fondi nei conti correnti, dove risiede circa il 70% dei loro depositi, hanno registrato una diminuzione di un quarto della loro ricchezza, mentre abbiamo visto come le famiglie che hanno gestito attivamente il proprio patrimonio abbiano subito perdite più contenute. Descrivere, dunque, la situazione come una perdita di un quarto del denaro delle persone è una semplificazione eccessiva.

L’inflazione sta tornando alla normalità?

Dopo due anni crescita sfrenata dei prezzi, lo scenario attuale sta subendo un cambiamento. Dopo più di due anni, infatti, la situazione economica in Repubblica Ceca sta tornando alla normalità con l’obiettivo di contenere l’inflazione tra l’1% e il 3%. Per quanto riguarda l’obiettivo di inflazione del 2% fissato dalla CNB, si crede che sarà raggiunto in primavera, tra marzo e aprile.

Zamrazilová sottolinea che il ritmo di riduzione dell’inflazione non avrebbe potuto essere più rapido di come stato, in quanto se avessero ulteriormente aumentato i tassi di interesse a metà del 2022, i consumi delle famiglie, già deboli all’interno del panorama europeo, sarebbero diminuiti eccessivamente. Pertanto si è agito sul tasso di cambio.

A dicembre la Banca Nazionale ceca ha tagliato il tasso d’interesse dello 0,25% e a febbraio ha proseguito con un’ulteriore riduzione di mezzo punto percentuale. Attualmente, i tassi sono al 6,25%. La prospettiva di una riduzione dei tassi d’interesse quest’anno, dovuta alla bassa inflazione, aumenta la speculazione tra i commercianti internazionali, portando a un deprezzamento della corona ceca.

Secondo il vicegovernatore, la tendenza alla riduzione graduale dei tassi persisterà solo se la corona non si indebolirà eccessivamente. Zamrazilová ha inoltre dichiarato di essere favorevole a una riduzione più blanda, poiché ritiene che il rischio legato a un ritardo di settimane o di qualche mese non sia così significativo. Prosegue poi sostenendo che quando il tasso di cambio si troverà su valori più deboli di quelli che ci si aspetta nel medio o lungo termine, i tassi saranno ridotti più lentamente.

Percorso di ripresa economica per la Repubblica Ceca

La strada verso la ripresa economica della Repubblica Ceca è stata caratterizzata da molteplici sfide, esacerbate dagli effetti persistenti della pandemia COVID-19 e dalle pressioni inflazionistiche. Mentre i responsabili delle politiche cercano di venire a capo di questo complesso panorama, proiezioni e previsioni offrono indicazioni sulla traiettoria dell’economia del Paese.

In particolare, la crescita economica della Repubblica Ceca è stata ostacolata da una politica monetaria restrittiva e le previsioni indicano che quest’anno, nonostante gli ultimi dati positivi sull’inflazione, la crescita sarà del +0,6%. Nonostante ciò, è possibile che la crescita effettiva sarà leggermente superiore così da portare sollievo alle famiglie, con un aumento dei redditi reali.

Si spera che il mercato del lavoro resti stabile, in modo da alleviare le preoccupazioni per la disoccupazione e incoraggiare le persone ad aumentare la loro spesa.

La Repubblica Ceca rappresenta l’ultimo tra i paesi europei a non aver ancora recuperato i livelli di crescita pre-pandemia. La ripresa definitiva è prevista per il 2025.

Con un cauto ottimismo e una politica proattiva, la nazione mira a recuperare la traiettoria di crescita pre-pandemica, con un ritorno al 2% di crescita entro l’anno prossimo.

Mentre la Repubblica Ceca si sforza di tracciare una rotta verso la rinascita economica, il percorso da seguire rimane ricco di sfumature e sfaccettature. Il raggiungimento di una crescita sostenibile richiede un delicato equilibrio tra la gestione dell’inflazione e la ridistribuzione del reddito. In mezzo alle incertezze economiche, la resilienza emerge come principio guida.

Fonti: https://www.seznamzpravy.cz/, https://www.czso.cz/, https://www.cnb.cz/, https://www.focus-economics.com/

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