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Mutui in Repubblica Ceca: perché i tassi saliranno nel 2026 e cosa fare subito per risparmiare

22. 12. 2025

Un aumento dei mutui ormai annunciato

Nel 2026 i mutui in Repubblica Ceca diventeranno più costosi. È uno scenario che gli esperti del settore danno ormai per certo e che riguarda sia chi ha già un finanziamento sia chi sta pensando di acquistare casa. Le banche si preparano ad aumentare i tassi di interesse, spinte dall’aumento dei costi di finanziamento sui mercati e dalle nuove regole introdotte dalla Banca Nazionale Ceca (CNB). Il risultato sarà un ulteriore rincaro del costo della casa, dopo anni già difficili per i compratori. Agire ora, nei prossimi mesi, può fare la differenza tra un mutuo sostenibile e una rata decisamente più pesante.

Fine dei mutui ultra-convenienti del passato

Decine di migliaia di famiglie ceche che tra il 2020 e il 2021 avevano bloccato tassi inferiori al 2% dovranno fare i conti con offerte molto meno vantaggiose alla scadenza della loro rata fissa. Nel 2026, senza una rinegoziazione anticipata o un nuovo mutuo, il costo del finanziamento salirà sensibilmente. Oggi il tasso medio si aggira intorno al 4,9%, ma le previsioni indicano un aumento di diversi decimi di punto percentuale il prossimo anno. La causa principale è il costo più elevato del denaro per le banche, arrivato ai massimi degli ultimi due anni.

Aumenti graduali ma inevitabili

Nonostante il quadro generale, c’è un elemento di parziale rassicurazione. La forte concorrenza tra gli istituti di credito dovrebbe evitare aumenti improvvisi. Gli esperti parlano di una crescita graduale dei tassi, stimata intorno allo 0,4% nel corso del 2026. Questo non significa che il problema sia marginale: anche piccoli aumenti, applicati a mutui di lungo periodo, possono tradursi in migliaia di euro in più da restituire. Per questo motivo, chi sta valutando un finanziamento o una rinegoziazione deve muoversi con attenzione e tempismo.

Regole più rigide per chi investe in immobili

Dal mese di aprile entreranno in vigore anche nuove restrizioni per gli investitori immobiliari:

  • Chi acquista una terza casa o un immobile destinato esclusivamente all’affitto dovrà versare un anticipo più elevato: le banche potranno finanziare al massimo il 70% del valore dell’immobile.
  • Inoltre, il debito totale non potrà superare sette volte il reddito annuo netto del richiedente.

L’obiettivo dichiarato della CNB è ridurre i rischi in un segmento cresciuto rapidamente e raffreddare un mercato immobiliare sempre più caro. Tuttavia, secondo molti analisti, queste misure non basteranno a frenare i prezzi, penalizzati soprattutto dalla scarsa offerta di nuove abitazioni.

Cosa fare ora per pagare meno domani

Il consiglio degli esperti è chiaro: agire subito. In particolare, chi ha un mutuo con tasso fisso in scadenza nel 2026 dovrebbe iniziare a negoziare con la propria banca con largo anticipo, anche sei mesi prima. Dimostrare interesse attivo e presentare offerte concorrenti è spesso la strategia migliore per ottenere condizioni più favorevoli. In questa fase, i mutui a tasso fisso triennale sono considerati i più interessanti, perché offrono un buon equilibrio tra sicurezza e flessibilità. Con tassi che non dovrebbero scendere nel breve periodo, rimandare le decisioni potrebbe costare caro. Agire oggi significa proteggere il proprio bilancio familiare domani.

Fonte: expats.cz 

Máchova 838/18, 120 00, Praga, Repubblica Ceca

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